Stamattina mi sono trovato casualmente a riflettere su queste due parole e sul loro relativo significato e ho pensato che poteva essere interessante parlare delle differenze. La parola resilienza è una parola che viene sempre più usata e pensate che fino a poche settimane fa neanche sapevo il suo significato. Mi è capitato di conoscerla leggendo un grande libro per bambini (Il bambino con il cuore di legno) e da li quasi tutti i giorni mi capita di vederla scritta in qualche articolo (l’altro giorno è stata pubblicata perfino nel quotidiano La Stampa). Per quanto riguarda la parola pazienza, direi che tutti la conosciamo molto bene. Si dice che abbiamo pazienza quando si sopportano persone, conversazioni, situazioni. Ma siamo proprio sicuri che vogliamo dare questo significato alla pazienza?
Torniamo indietro, alla resilienza. Chi è una persona resiliente? E’ una persona che affronta le difficoltà senza soccombere. Quindi, ricapitolando, se una persona ne sopporta un’altra che non le piace, oppure deve sopportare quella situazione piuttosto che quell’altra la definiamo paziente o resiliente? Io direi che possiamo definirla resiliente, perché affronta quello che la vita le mette davanti (come i rapporti burrascosci con una persona) senza soccombere ma continuando a vivere giorno dopo giorno e a percorrere la strada della vita.
Tutti siamo stati abituati a definire paziente chi fa le cose che ho scritto sopra, ma ho provato a vederle sotto una nuova ottica e sono giunto a questo pensiero.
Ora però arriviamo al significato di Pazienza. Quindi se colui che affronta la vita in tutte le sue sfumature è resiliente, come possiamo definire una persona paziente? La persona paziente è quella che sa aspettare. E’ quella che progetta, che attende lo sviluppo di particolari condizioni favorevoli, ha la forza di aspettare che le cose si mettano sotto un’altra luce. In poche parole, aspetta. E’ un concetto che potrebbe unirsi a quello di speranza perché aspettando vogliamo certamente che le cose ci si presentino sotto la migliore ottica possibile.
Posso capire che questi due termini sono quasi sinonimi e quello che ho scritto sembra quasi confuso, ma sono fortemente convinto che la resilienza e la pazienza siano fondamentalmente due condizioni diverse, certamente facenti parte la stessa medaglia, ma con due modi differenti di percepire le cose. Sono resiliente se sopporto le condizioni e sono paziente se so aspettare. Questa è la mia visione, il mio significato che do a queste parole. Secondo me anche quando abbiamo dei rapporti complicati con alcune persone con cui facciamo fatica a comunicare siamo resilienti, perché dobbiamo accettare che è così senza per questo cadere in uno stato negativo. Però dobbiamo sapere anche essere pazienti che le cose si mettano diversamente, che ci sia un avvicinamento tra le parti. Due termini che si intrecciano, si legano fino a formare un intricato filo.
Resilienza e Pazienza, due termini importanti quando si affrontano delle situazioni come quelle che molti di noi si trovano davanti, due concetti del moderno vivere di “crisi”.